PARTENZA AMARA
Partirò, partirò, partì bisogna
dove commannerà er nostro sovrano;
chi pijerà la strada de Bologna
e chi anderà a Parigi e chi a Milano.
Ahi, che partenza amara,
Nina mia cara, Nina mia bella
so’ nato a Roma e vado
a morì in guerra.
Quanno starò lontano da ‘sti paesi
la gente ce dirà: ecco i francesi!
Ma noi semo romani de bon’azione
e ce tocca a morì’ pe’ Napulione.
Ahi, che partenza amara, …
Bella, s’io moro in guerra e tu lo sai
fa bene all’alma mia mejo che poi,
ricordete che ar monno io t’amai
nun te scordà’ de me, si tu lo voi.
Ahi, che partenza amara, …
___________________________________
Questa canzone, di Ignoto del XIX secolo ce l'ha insegnata
Sara Modigliani a novembre del 2021 scegliendola
tra le canzoni del suo vasto repertorio romano.
Simile alla più nota versione toscana se ne discosta
per molti particolari ma narra come quella lo sconforto della
partenza dei giovani coscritti dalla prima leva obbligatoria
voluta dai francesi di Napoleone per rimpinguare le truppe
decimate dalla guerra e per l'allargarsi del fronte delle conquiste.
Importante fu a quel tempo anche il numero
dei refrattari (renitenti) "a fronte di una richiesta di arruolamento
nel Regno di Sardegna, da parte dei francesi nel periodo 1800-1814,
stimato da molti storici in 85.000 unità, si calcolano
nel solo quadriennio 1807-1810 quasi 22.000 renitenti" (fonte Wikipedia).
__________________________________
Partirò, partirò, partì bisogna
dove commannerà er nostro sovrano;
chi pijerà la strada de Bologna
e chi anderà a Parigi e chi a Milano.
Ahi, che partenza amara,
Nina mia cara, Nina mia bella
so’ nato a Roma e vado
a morì in guerra.
Quanno starò lontano da ‘sti paesi
la gente ce dirà: ecco i francesi!
Ma noi semo romani de bon’azione
e ce tocca a morì’ pe’ Napulione.
Ahi, che partenza amara, …
Bella, s’io moro in guerra e tu lo sai
fa bene all’alma mia mejo che poi,
ricordete che ar monno io t’amai
nun te scordà’ de me, si tu lo voi.
Ahi, che partenza amara, …
___________________________________
Questa canzone, di Ignoto del XIX secolo ce l'ha insegnata
Sara Modigliani a novembre del 2021 scegliendola
tra le canzoni del suo vasto repertorio romano.
Simile alla più nota versione toscana se ne discosta
per molti particolari ma narra come quella lo sconforto della
partenza dei giovani coscritti dalla prima leva obbligatoria
voluta dai francesi di Napoleone per rimpinguare le truppe
decimate dalla guerra e per l'allargarsi del fronte delle conquiste.
Importante fu a quel tempo anche il numero
dei refrattari (renitenti) "a fronte di una richiesta di arruolamento
nel Regno di Sardegna, da parte dei francesi nel periodo 1800-1814,
stimato da molti storici in 85.000 unità, si calcolano
nel solo quadriennio 1807-1810 quasi 22.000 renitenti" (fonte Wikipedia).
__________________________________