OR CHE INNALZATO E' LALBERO
Or che innalzato è l’albero,
s’abbassino i tiranni
dai suoi superbi scanni
scenda la nobiltà.
Un dolce amor di patria
s’accenda in questi lidi
formiam comuni i gridi:
viva la libertà!
L’indegno aristocratico
non osi alzar la testa
se l’alza, allor la festa
tragica si farà.
Un dolce amor di patria
s’accenda in questi lidi
formiam comuni i gridi:
viva la libertà!
Già reso uguale e libero,
ma suddito alla legge,
è il popolo che regge
sovrano ei sol sarà.
Un dolce amor di patria
s’accenda in questi lidi
formiam comuni i gridi:
viva la libertà!
_______________________
Questo canto di anonimo che Sara Modigliani
ci ha insegnato per cantarlo sotto
la statua di Giordano Bruno il 17 marzo 2024,
è l’inno all’Albero della Libertà,
simbolo della Rivoluzione francese,
che venne piantato anche in Italia laddove,
al passare delle truppe napoleoniche,
venivano proclamate le repubbliche “sorelle”.
Divenne anche sede di un rituale di matrimonio civile:
i due sposi, girando attorno all'albero pronunciavano
"Sotto quest’Albero di verdi foglie,
O cari amici questa è mia moglie.
Sotto a quest’Albero bello e fiorito,
Questi, il vedete, è mio marito"
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Or che innalzato è l’albero,
s’abbassino i tiranni
dai suoi superbi scanni
scenda la nobiltà.
Un dolce amor di patria
s’accenda in questi lidi
formiam comuni i gridi:
viva la libertà!
L’indegno aristocratico
non osi alzar la testa
se l’alza, allor la festa
tragica si farà.
Un dolce amor di patria
s’accenda in questi lidi
formiam comuni i gridi:
viva la libertà!
Già reso uguale e libero,
ma suddito alla legge,
è il popolo che regge
sovrano ei sol sarà.
Un dolce amor di patria
s’accenda in questi lidi
formiam comuni i gridi:
viva la libertà!
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Questo canto di anonimo che Sara Modigliani
ci ha insegnato per cantarlo sotto
la statua di Giordano Bruno il 17 marzo 2024,
è l’inno all’Albero della Libertà,
simbolo della Rivoluzione francese,
che venne piantato anche in Italia laddove,
al passare delle truppe napoleoniche,
venivano proclamate le repubbliche “sorelle”.
Divenne anche sede di un rituale di matrimonio civile:
i due sposi, girando attorno all'albero pronunciavano
"Sotto quest’Albero di verdi foglie,
O cari amici questa è mia moglie.
Sotto a quest’Albero bello e fiorito,
Questi, il vedete, è mio marito"
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