BALLATA DELL’EMIGRAZIONE
Quel giorno che so' andato al settentrione
l'hai maledetto tanto moglie mia
peggio però la disoccupazione
che dalla nostra terra non va via.
La svizzera ci accoglie a braccia chiuse
ci mette il pane duro dentro in bocca
tre anni l'ho inghiottito a 'sto paese
tre anni carcerato alle baracche.
Alla periferia in mezzo ai fossi
siamo quaranta uomini e una radio
se vado in centro a fare quattro passi
le strade sono piene, piene d'odio.
Lo sfruttamento è calcolato bene
ci carica fatica ogni minuto
è un orologio di gran precisione
la svizzera cammina col nostro fiato.
Son ritornato al maggio per il voto
falce e martello ho messo all'elezione
noi comunisti abbiamo guadagnato
ma ha vinto la ruffiana del padrone.
Padroni sulla terra ci volete
per far la fame e per tirarne conto
ma verrà il giorno che la pagherete
e che non partirà neanche un emigrante.
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Questa canzone di Alberto D'Amico
del 1970 ci è stata insegnata da Sara Modigliani
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Quel giorno che so' andato al settentrione
l'hai maledetto tanto moglie mia
peggio però la disoccupazione
che dalla nostra terra non va via.
La svizzera ci accoglie a braccia chiuse
ci mette il pane duro dentro in bocca
tre anni l'ho inghiottito a 'sto paese
tre anni carcerato alle baracche.
Alla periferia in mezzo ai fossi
siamo quaranta uomini e una radio
se vado in centro a fare quattro passi
le strade sono piene, piene d'odio.
Lo sfruttamento è calcolato bene
ci carica fatica ogni minuto
è un orologio di gran precisione
la svizzera cammina col nostro fiato.
Son ritornato al maggio per il voto
falce e martello ho messo all'elezione
noi comunisti abbiamo guadagnato
ma ha vinto la ruffiana del padrone.
Padroni sulla terra ci volete
per far la fame e per tirarne conto
ma verrà il giorno che la pagherete
e che non partirà neanche un emigrante.
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Questa canzone di Alberto D'Amico
del 1970 ci è stata insegnata da Sara Modigliani
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